“Riproduzioni in scala” di Demetrio Marra

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“Riproduzioni in scala” di Demetrio Marra

Autore: Demetrio Marra

Titolo: “Riproduzioni in scala

Editore: Interno Poesia, 2019


Demetrio Marra vincitore del 65° Premio Ceppo Selezione Poesia Under 35: leggi la motivazione di Andrea Sirotti.


Molle, molle pianura del Ticino
lascia le tue donne mischiare il sangue
no, né il seme delle classi, lasciale
rientrare nelle chiese al sole
dei sagrati feriali portandosi
l’assoluzione come un mazzo
di viole e rose fresche, sulla seta
del petto; e i tuoi cavalieri – lasciali
passare a vita migliore scalando
gerarchie di qualche produzione,
o a farsi sotto santi segni
raccomandare a posti più alti,
da sasso a sasso, obliquamente,
con imposte serrate o socchiuse.

 

Molle di certo, la pianura collassa
come il centro d’un panno pieno d’acqua,
sfiorisce fiore di carta, sulla pietà
scarsa: quale bellezza! eterno fiore,
anche le voci si sono perdute, è vero:
da quali labbra siliconate, e quale
stormo di uomini-capre
a seguirle, veri Guru del capitale,
è un’estate questa o un’altra
stagione, non ci sono più
le ragioni, no, avere… questo
è il dilemma
, da quando è accaduto
che ho visto per il doppio tempo
assurdo dal ritaglio dal treno
che cadesse il castello, finalmente
crollasse, e le macerie come
a rallenty posarsi mentre scorrono
i campi e i colori loro, e le rotaie
velocemente, così non sono più
possibili le mappe e che disastro
se sorveglio il respiro o se batto
le ciglia, mi scrocchio le dita, divento
stenografico, come questa volta
nuova, battito accelerato, ora
regolare ora debole, perdo
aggettivi a descriverlo, vorrei
avere calvizie precoce dei poeti
sfigurati per lo stare ore e ore
con la testa puntata sul fianco delle vacche
da mungere ma non ci sono vacche
più, soltanto riproduzioni in scala


 

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