Premio Letterario
Internazionale Ceppo Pistoia

28 Aprile 2023

Gabriel Del Sarto è il vincitore del Premio Ceppo Selezione Poesia, con il libro di poesie “Sonetti bianchi”, grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Premiazione 7 maggio 2023. E’ anche finalista al Premio Ceppo Poesia 2023.


Gabriel Del Sarto al 67° Premio Internazionale Ceppo Pistoia 2023


La motivazione del Premio Ceppo Selezione Poesia a Gabriel Del Sarto per “Sonetti bianchi” (L’Arcolaio Editore), scritta da Michele Bordoni, giurato del Premio.

Gabriel Del Sarto vince il Premio Ceppo Selezione Poesia 2023 con Sonetti bianchi (L’arcolaio 2022) per la composizione di un’opera in grado – celanianamente – di “tenere insieme l’Altro, sé stessi, infine la lingua, col filo della ferita”. L’originale contrappunto di prose brevi e di poesie (che ripropongono, con variazioni  metriche e rimiche importanti, la forma classica del sonetto) si fa frattale di una condizione esistenziale scissa tra le ansie del poeta immerso nella storia che “sent[e] che il crollo finale è vicino” e l’amore del padre di Giona, “figlio sempreverde”, un amore che apre le porte a una speranza in grado di salvare dall’angoscia di un “mondo rosso / che muore, polvere lungo il mio pianto”.

Di contro alla modernità agguerrita e biotecnologica, di contro alle proposte di debellare la “malattia del parto” e “promuovere l’ectogenesi”, del Sarto oppone il pensiero “a cosa sia la vita quando è esistenza che si svuota”, a cosa sia la vita quando a viverla è la creatura Giona, “il luogo dove / gli angeli non muoiono e la materia / che ci individua è solo lo spillo del Big Bang”. In questa alternanza, il prosimetro diviso in quattro capitoli si fa territorio del bianco, il colore che rimanda sia all’etimologia del nome Giona (“colomba”, e quindi per metonimia “bianco”) sia a una condizione di spaesamento, di attesa, di perdita di confini e di definizioni: una condizione nebbiosa, una nube, misticamente, “della non conoscenza” ma non per questo della totale ignoranza. I Sonetti bianchi, nel loro incedere così raffinatamente salmistico senza mai perdere le coordinate spazio-temporali dell’estrema modernità (alla biblica Ninive si affianca New York, alle schiere degli angeli si affiancano i B-test e l’uguaglianza dei sessi), si fanno un canzoniere del dubbio e della fede, di una speranza mansueta e senza idoli, in cui agli slogan nichilistici e/o postumani si oppone la candida credenza “che oltre alla vista del buio qualcosa / ci sia, laggiù, lontano e incomprensibile”.


Leggi “Il Ceppo in tre parole 2023″, la lecture di Gabriel Del Sarto pubblicata da Succedeoggi, media partner del premio.


Chi è Gabriel Del Sarto

Gabriel Del Sarto è nato a Ronchi, Massa, nel 1972. Come poeta ha esordito nel Sesto quaderno italiano di poesia contemporanea curato da Franco Buffoni (Marcos y Marcos, 1998), ed è presente in diverse antologie fra cui Poeti di Vent’anni (a cura di Mario Santagostini; Ed. La Stampa, 2000) e Nuovissima poesia italiana (Mondadori, 2004). Ha pubblicato le raccolte poetiche I viali (Atelier 2003), Sul vuoto (Transeuropa, 2011), Il grande innocente (Aragno, 2017), Tenere insieme (Samuele Editore ; Pordenonelegge, 2021) e Sonetti bianchi. (L’arcolaio, 2022). Dalla fine degli anni novanta si è interessato, per passione e per lavoro, ai temi della narrazione (e dei suoi processi) applicata ai contesti educativi e di formazione. In questo ambito ha pubblicato alcuni saggi fra cui Raccontare storie (con Federico Batini; Carocci, 2007), il manuale di scrittura creativa Narrazione e invenzione (con Simone Giusti e Federico Batini; Erickson, 2007) e In un inizio di mattina. Saggio sull’utilità delle storie nell’educazione (Transeuropa, 2012). Insegna lingua e letteratura italiana in un istituto tecnico.

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