Pasquale di Palmo vince il 61° Premio Ceppo Selezione Poesia con Trittico del distacco (Passigli 2015) per il perfetto equilibrio di una composizione in cui il tema dell’addio appare destrutturato e caricato di nuovo significato. Nel movimento delle tre parti, il trittico è composto sì da sezioni distinte ma, proprio come nella tradizione pittorica veneta, tendono a occupare lo stesso spazio: quello della conservazione degli affetti e della memoria delle cose in una zona di “confine” che solo la poesia sa disegnare. Un libro dunque corale, in cui i contorni fra l’io e gli altri sfumano in una crisi delle identità “normali” e dei fissi ruoli “parentali”: l’incontro con i ragazzi down, ritardati, ebeti o malati, ma anche con un padre, un figlio, un cugino o una madre appare così dai lineamenti incerti e sfigurati nei sentimenti, tra passione e compassione, impotenza e commozione. E allora il distacco non è solo quello dell’io dagli altri, ma è anche il distacco dell’affresco in poesia da suo supporto murale autobiografico.
Aprono la raccolta i versi di una regressione, nove tracce preparatorie, esercizio di resistenza per fronteggiare la prova più difficile. La luminosità, e anche qui viene da pensare a quelle atmosfere dorate e misteriose dei pittori veneti, è quella del “sole allucinato delle due e quaranta”, la “luce ubriaca del primo pomeriggio” o la luce che “farnetica” e gli occhi sono sempre come abbagliati o stretti nella concentrazione, consapevoli e inconsapevoli al tempo stesso, sono “sottili come spilli”, “appuntiti come spilli” in chi osserva la realtà con un altro sistema di interpretazione. Capire, anche davanti a un rapido abbandono, sperimentato in uno di quei santi-calciatori e martiri-cugini che è ritratto vicino al dio-cane legato al culto del sole.
Nella parte centrale la mutevole immagine di un padre-figlio-padre è resa in un versificare terso e preciso a segnare la magniloquenza del punto focale, del centro gravitazionale dell’intera raccolta. Centro in cui allo smarrimento del padre corrisponde quello di chi lo circonda nella concomitante impossibilità di dare una definizione alle cose, nel manipolare l’esistenza percependone forme e forze nell’incapacità di chiarirle. Il distacco è meditazione, contemplazione, agonia, sfinimento, rispecchiamento, ridefinizione della realtà. Forse la parola della comunicazione quotidiana può fare da tramite, così come le quindici, preziose liriche centrali sono aperte e chiuse da un omaggio e un commiato in dialetto veneziano.
Nove stazioni fanno da contrappeso simmetrico nella terza parte della raccolta, questa volta in prosastica progressione verso l’individuazione di sé, nell’eco delle partite di calcetto giocate sul cemento della periferia, qui tradotte in racconto, aneddoto, consolazione e nel prevedersi in una foto della madre che lo ha in grembo, nel confondersi davanti al ritratto di un uomo col suo nome ma che non è lui per poi “camminare incontro alla chiglia del giorno con il sole che ti bruca la faccia, in esso riconoscere la felicità degli ebeti”.
Domenica 5 febbraio 2017 – ore 17:30 – Libreria Lo Spazio di Via dell’Ospizio – Paolo Fabrizio Iacuzzi insieme agli studenti della classe IV D del Liceo Linguistico Filippo Pacini presentano il poeta, il primo dei tre poeti vincitori a essere presentato. Gli altri nomi verranno resi noti alla Galleria Vannucci sabato 4 febbraio, alle ore 15, durante la conferenza stampa di presentazione dei 21 membri della Giuria dei Giovani Lettori. Pasquale Di Palmo leggerà anche alcune poesie inedite.
Domenica 5 febbraio 2017 – ore 20:00 – Ristorante Magno Gaudio – Per il ciclo “I piatti degli affetti” vieni a gustare Risi e bisi, la ricetta preferita dal poeta, in sua compagnia. Letture da “Trittico del distacco”. Per prenotazioni: 0573 26905).
Lunedì 6 febbraio 2017 – ore 11:00 – Liceo Scientifico Amedeo di Savoia Duca D’Aosta – Incontro con il poeta per il ciclo “Poesia e Musica”..
Pasquale Di Palmo (Lido di Venezia, 1958) è un poeta, saggista e traduttore. Ha pubblicato le raccolte di poesie Quaderno del vento (Stamperia dell’Arancio, 1996); Horror Lucis (Edizioni dell’Erba, 1997); Ritorno a Sovana (Edizioni L’Obliquo, 2003); Marine e altri sortilegi (Il Ponte del Sale, 2006); varie plaquettes, tra cui Addio a Mirco, con illustrazioni di Pablo Echaurren (Il Ponte del Sale, 2013) e Trittico del distacco (Passigli, 2015).
Sue poesie sono apparse in numerose riviste, tra cui «Nuovi Argomenti», «Paragone» e «Poesia». Ha stampato i saggi I libri e le furie (Joker, 2007) e Lei delira, signor Artaud. Un sillabario della crudeltà (Stampa Alternativa, 2011). Ha curato e tradotto diversi volumi, tra cui opere di Artaud, Corbière, Daumal, d’Houville, Gilbert-Lecomte, Michaux e Radiguet. Ha inoltre curato I surrealisti francesi. Poesia e delirio (Stampa Alternativa, 2004), I begli occhi del ladro di Beppe Salvia (Il Ponte del Sale, 2004), Neri Pozza. La vita, le immagini (Neri Pozza, 2005), Saranno idee d’arte e di poesia. Carteggi con Buzzati, Gadda, Montale e Parise di Neri Pozza (Neri Pozza, 2006), Album Antonin Artaud (Il Ponte del Sale, 2010).