Gianmario Villalta vince il Premio Ceppo Selezione Poesia con Telepatia (LietoColle 2016) per la tensione alla verità e l’inesausto slancio verso un reale stratificato e complesso ove s’intrecciano persone del passato (Zanzotto) e affetti di tutta la vita (la figlia ancora bambina), memorie (le madri cattoliche del Novecento) e utopie, sentimenti del paesaggio e sentenze d’ordine riflessivo. Telepatia raccoglie e concerta una serratissima sequenza di diciannove poemetti, ognuno narrativamente, stilisticamente e sensorialmente compiuto in sé, con sicure, comuni e condivise acquisizioni di varietà prosodica. La struttura dei poemetti di Villalta è nel profondo dialogica, con frequenti inserti di monologo interiore o di discorso diretto che ne ampliano e approfondiscono la vena istintivamente polifonica. Il genere poemetto, consacrato dalla storia del Novecento (Pasolini, Pagliarani, Volponi) a una vocazione anche civile, entro questo libro viene allargato a una dimensione plurale e fantasmatica, drammaturgica ed evocativa di rara efficacia. Perfettamente calibrata e ordinata in tutte le singole parti che la compongono, Gian Mario Villalta consegna ai lettori la sua più matura prova poetica.
Non da oggi, il poeta di Pordenone (città nella quale svolge anche il ruolo, assai impegnativo, di direttore artistico di Pordenonelegge) accompagna la propria scrittura in versi con quella romanzesca: negli ultimi anni ha pubblicato alcuni romanzi per Mondadori, mentre un suo Inferno.com è stato di recente edito a Parigi dalle prestigiose edizioni Gallimard. Ma non è automatico che un poeta, pronto a consacrarsi alla prosa, sappia poi mantenere lo stesso impulso espressivo quando torna al mestiere originario, quello che gli ha permesso di comporre libri già entrati nella storia qualitativamente alta della nostra poesia contemporanea, quali il dialettale Vose de vose o Vanità della mente (Mondadori). Per Villalta, invece, il doppio piano su cui oggi svolge e sviluppa la propria scrittura creativa vede aumentare la qualità di entrambi i generi praticati in sincronia.
Alberto Bertoni, Giuria Letteraria del 61° Premio Internazionale Ceppo Pistoia
Venerdì 17 febbraio 2017 – ore 17:30 – Libreria Lo Spazio di Via dell’Ospizio – Paolo Fabrizio Iacuzzi insieme agli studenti della classe IV D del Liceo Linguistico Filippo Pacini presentano il poeta, il terzo dei tre poeti vincitori a essere presentato. Gianmario Villalta leggerà anche alcune poesie inedite.
Venerdì 17 febbraio 2017 – ore 20:00 – Ristorante Magno Gaudio – Per il ciclo “I piatti degli affetti” vieni a gustare i Bigoli in salsa, la ricetta preferita dal poeta, in sua compagnia. Letture da “Telepatia”. Per prenotazioni: 0573 26905.
Sabato 18 febbraio 2017 – ore 11:00 – Liceo Scientifico Amedeo di Savoia Duca D’Aosta – Incontro con il poeta per il ciclo “Poesia e Musica”..
Gian Mario Villalta (Visinale di Pasiano, 1959), poeta, scrittore e critico, insegna in un liceo ed è direttore artistico del festival pordenonelegge. Ha scritto sulle riviste “il verri”, su “Studi di Estetica” e su “Alfabeta”, nella metà degli anni ’80 e negli anni successivi su “ClanDestino”, “Tratti”, “Nuovi Argomenti”, “Testo a Fronte”, “Baldus”, “Diverse Lingue” Tra le sue raccolte di poesia ricordiamo: Vose de Vose / Voce di voci (Campanotto, 1995, Premio Lanciano), Vedere al buio (Sossella, 2007), Vanità della mente (Mondadori, 2011, Premio Viareggio, Premio Diego Valeri).
Come narratore ha pubblicato: Un dolore riconoscente (Transeuropa, 2000); Tuo figlio (Mondadori 2004 – vincitore al Vittorini, al Fenice Europa, supervincitore del Napoli – vincitore del “primo romanzo italiano” a Chambery); Vita della mia vita (Mondadori, 2006); Alla fine di un’infanzia felice (Mondadori, 2013); il non-fiction Padroni a casa nostra (Mondadori, 2009).
Ha curato: Il respiro e lo sguardo. Un racconto della poesia italiana contemporanea (Rizzoli, 2005), Andrea Zanzotto, Scritti sulla letteratura (Mondadori, 2001), Andrea Zanzotto, Le Poesie e prose scelte (I Meridiani Mondadori 1999, con Stefano Dal Bianco).