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Federico Pace tiene una Ceppo Racconto Lecture intitolata “Compassione, canto, interstizio” che viene pubblicata dalla rivista on line SuccedeOggi, a cura di Paolo Fabrizio Iacuzzi.
La Lecture è stata scritta in occasione del conferimento del Premio Ceppo Selezione Racconto 35 2020, grazie a Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e a Giorgio Tesi Group.
Federico Pace vince il Premio Ceppo Racconto con Scintille (Einaudi 2019) per aver saputo narrare con la passione di un cantastorie, attraverso i toni e i modi della narrazione orale brevi episodi narrativi, le relazioni, le collaborazioni, le convergenze, le coincidenze che preparano e determinano un atto epocale: i casi fortunati in cui un incontro, un confronto, un fertile dialogo tra intelletti e personalità diverse (o miracolosamente affini) hanno prodotto un avanzamento, una scoperta, una sfida alle istituzioni, un successo inopinato in vari campi dell’arte, della politica o della scienza. Con brio e maestria, in questo agile repertorio di «destini incrociati», ogni episodio di serendipity o di unità di intenti, è raccontato (e commentato) da Pace tramite riprese e anafore, pause a effetto e domande retoriche, con un occhio particolare ai correlativi epici o letterari, episodi archetipici tratti dal mito, dalle sacre scritture o dalla letteratura.
Così il sodalizio creativo e amoroso tra Rodin e Camille Claudel è narrato in parallelo alla vicenda della ripudiata Sakuntala del Mahabharata. Oppure l’incontro tra Dorothea Lange e la migrant mother della celebre foto s’intreccia con quello altrettanto fertile tra il Dostoevskij di Le notti bianche e la ragazza Nasten’ka. O la sfida tra gli scacchisti Spassky e Fisher nel 1972 assume i toni corruschi di un duello omerico. Ancora, per illustrare il rapporto tra Camus e la madre, e il loro amore silente e disperato, si evoca l’inevitabile e umanissima sacralità del rapporto tra Maria e Gesù. Ogni narrazione è poi ravvivata da una qualità visiva, concreta, rappresentata dall’evocazione di una foto (colpisce ad esempio quella che ritrae Truffaut e il suo attore-alter ego Léaud) oppure da una descrizione vivida e quasi tattile dei personaggi, che fa sì che per il lettore i vari Lennon, Guevara, Arendt, Callas, Mandela spicchino come personaggi epici, ma al tempo stesso come formidabili icone di una quotidiana familiarità.
Chi è Federico Pace
E’ nato nel 1967 a Roma, dove vive. Scrittore e giornalista, da vent’anni lavora per il gruppo editoriale Gedi. Per Einaudi ha pubblicato Senza volo. Storie e luoghi per viaggiare con lentezza (2008); Controvento. Storie e viaggi che cambiano la vita (2017) e Scintille. Storie e incontri che decidono i nostri destini (2019).