Piero Bigongiari

29 Dicembre 2014

Si rinnova l’appuntamento del Circolo Culturale “Il Magazzino” di Forte dei Marmi per lunedì 29 dicembre alle 17,30 a Villa Bertelli, Vittoria Apuana.

Nel centenario della nascita di Piero Bigongiari anche la città del Forte dei Marmi celebra uno dei più importanti poeti italiani del Novecento, annoverato tra i “maestri” della terza generazione della poesia italiana del Novecento.

Si tratta della presentazione del libro Agosto al Forte, raccolta di sessanta poesie inedite e disperse (1979-1991) del Maestro Bigongiari. Il libro curato da Paolo Fabrizio Iacuzzi, suo allievo e direttore scientifico del Fondo Piero Bigongiari della Biblioteca San Giorgio di Pistoia raccoglie quei versi inseriti in una trama che pone in relazione il “fanciullo” di Bigongiari con Pinocchio, rievocando la sua infanzia fra Pescia e Lucca, che percorreva in tram passando per Collodi. E poi le lunghe vacanze e i soggiorni non solo estivi al Forte, nella celebre pensione di Villa Elena, sul Viale Morin, sede nella quale fra la palma sotto la quale leggeva e scriveva e la camera della torre alta sul mare dalla quale si sentì un guardiano del “faro”, cercava di liberarsi di quei fantasmi narrando favole “improbabili”.

Fra il mare e le Apuane, nel “più tenero e più crudele dei mesi”, dalla metà degli anni Trenta fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 1997, Bigongiari trascorse a Forte dei Marmi non solo l’eternità del tempo delle vacanze, ma quei feriali giorni nei quali, quando la poesia gli disegnava nella mente il “diagramma della febbre”, diventava un vero e proprio lavoro per lui dipanare il segreto del primo amore, che proprio in Versilia sembrava ogni volta essere più vicino a sciogliersi dal silenzio. Il poeta fece così di Forte dei Marmi il luogo di una meditazione infinita, cosmica e naturale insieme, sulla serrata danza della vita e della morte, per cui le figure di tutta la sua ultima poesia – Nessuno, Il viaggiatore, L’invitato al castello, Nausicaa, Sarah, Noemi, La trevigiana, L’Angelo, Edipo … – sembrano ritrovarsi in Versilia per giocare una memorabile partita col Destino. Bigongiari “storicizzò” quella inimitabile stagione artistica e letteraria del “Quarto Platano” nella lapide che ancora oggi, in quel caffè, campeggia: le “molli ombre” erano quelle di Carrà, Longhi, Montale, Ungaretti, Gadda … fra lo scopone scientifico e le bocce, dei quali era un magistrale giocatore.

Dopo l’introduzione di Paolo Fabrizio Iacuzzi, il volume sarà presentato dal giornalista Antonio Lovascio e dallo studioso Riccardo Donati, accompagnati dalle letture di Monica Menchi, porteranno il loro saluto il Sindaco Umberto Buratti e Andrea Baldi, il presidente della Fondazione Carlo Linneo e infine Alessio Colomeiciuc, presidente della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia.

Seguimi sui social networks:

info@paolofabrizioiacuzzi.it

*/ ?>

© 2023 Paolo Fabrizio Iacuzzi - Accademia Internazionale del Ceppo - Tutti i diritti riservati. Privacy Policy