Paolo Fabrizio Iacuzzi

28 Giugno 2020

Per il ciclo di eventi “L’Aperto” nell’Atrio del Palazzo Comunale a Pistoia, Giovedì 9 luglio dalle ore 19.00 alle 21.00 Paolo Fabrizio Iacuzzi presenta il libro in versi “Consegnati al silenzio. Ballata del bizzarro unico male” (Bompiani Editore, 2020).


giovedì 9 luglio 2020 ore 19.00 – Atrio Palazzo Comunale di Pistoia

PAOLO FABRIZIO IACUZZI

Consegnati al silenzio (Bompiani)

Letture dell’attore Lorenzo Degl’Innocenti

Interviene Gilberto Segatto

Interventi vocali e musicali degli studenti dei Licei di Pistoia

Opere realizzate da Andrea Dami

Per il ciclo di eventi “L’Aperto” nell’Atrio del Palazzo Comunale di Pistoia, Giovedì 9 luglio dalle ore 19.00 alle 21.00 Paolo Fabrizio Iacuzzi presenta il libro in versi “Consegnati al silenzio. Ballata del bizzarro unico male” (Bompiani Editore, 2020). Interviene Gilberto Segatto. Interventi vocali e musicali degli studenti dei Licei di Pistoia. Opere realizzate da Andrea Dami.

Il libro è nella cinquina del “Premio Camaiore” e nella decina finalista del “Premio Viareggio Rèpaci”. Il grande attore teatrale e televisivo Lorenzo Degl’Innocenti (Don Matteo, Che Dio ci aiuti, Squadra Mobile tra gli ultimi successi), allievo di Arnoldo Foà, leggerà le poesie di Iacuzzi.

Un poeta di oggi che attraversa il dolore del mondo nell’epoca dei nuovi, imprevedibili e “bizzarri” virus. Fra commedia e tragedia sfidando la paura assordante del mondo, riporta in vita voci e storie, dove la morte è un cammino verso il bene attraverso la solidarietà e l’amore virale per gli ultimi e gli esclusi. Paolo Fabrizio Iacuzzi riporta in vita voci e storie: dal ceppo della sua famglia di archibugieri del Seicento al servizio dei Medici fino al nonno e al padre. Gioca con la storia personale e collettiva come un apprendista stregone, sulla soglia che separa l’infanzia dall’adolescenza tra la malinconia e il riso, il male e il bene. Tenta di elaborare il lutto per la morte dei suoi cari rendendoli immortali trasformandoli come Gaetano Zunbo in cera e Girolamo Segato in pietra. Comica e tragica al tempo stesso, la lingua si piega a rappresentare il male. Uno dopo l’altro, i versi compongono una sorta di autobiopsia personale e collettiva nel tentativo di esorcizzare anche la paura dei virus che ci attanagliano, a qualsiasi peste appartengano. Iacuzzi, “Signore del Ceppo”, compie un viaggio ideale all’interno dell’ex Ospedale del Ceppo fra il Teatrino Anatomico, il Padiglione dell’Emodialisi e naturalmente il Fregio con le sette opere di Misericordia in ceramica invetriata.

B9EF1AA8-7F8C-47B7-8F35-CDA944E2ADEAA proposito delle opere realizzate da Andrea Dami traendo ispirazione dal Fregio robbiano, l’artista stesso scrive: “Sette pannelli che sono un monito. E ora sono i blu, i marroni, i gialli, i verdi, i bianchi, i neri, i celesti che attraverso l’emozione che hanno suscitato in me raccontano le sette opere di misericordia in sette stampe digigrafiche, per ricordarci quel sentimento antico che ci appartiene come uomini, per il quale si percepisce la sofferenza dell’altro e si desidera alleviarla.”

Alcuni giudizi critici sul libro:

Tra le figure più valide della sua generazione… un libro denso, di sicura e corposa identità(Maurizio Cucchi – Robinson, La Repubblica);

Un’impeccabile esecuzione formale” (R. Mussapi – SuccedeOggi);

L’ostinata geografia del male può farsi beffe di noi nel più assurdo dei modi”
(M.C. Carratu – La Repubblica, Ed. Firenze);

Una trama di vicende private e collettive che dalla fine del Seicento arriva fino al presente” (R. Galaverni – La Lettura, Corriere della Sera);

“Un libro nutrito di vita, laddove la vita balla su un crinale di malattia e di morte”
(V. Guarracino – Avvenire);

Un sorta di fantasmagorico, rembrandtiano teatro anatomico”
(P. Di Palmo – Alias, Il Manifesto);

Come un amanuense, tratteggia con rara perfezione d’immagine”
(G. Monti – Azione);

Una prova di maturità poetica, tutta tesa a scavare paesaggi individuali e collettivi
(L. Rafanelli
SuccedeOggi);

Può essere la vita di molti, la vita di tutti, in una dimensione antieroica e quotidiana” (G. Segatto).

Paolo Fabrizio Iacuzzi è nato a Pistoia nel 1961 nel quartiere di Porta San Marco, vive a Firenze. Si occupa di editoria, critica, educazione e promozione culturale. È il presidente del Premio Letterario Internazionale Ceppo e direttore scientifico del Fondo Piero Bigongiari della Biblioteca San Giorgio. Ha pubblicato libri in versi: Magnificat (1996), Jacquerie (2000), Patricidio (2005), Rosso degli affetti (2008) e Folla delle vene (2018). Il libro Pietra della pazzia, con le fotografie di Nicolò Begliomini è stato edito nel 2016 da Giorgio Tesi Editore.


“Consegnati al silenzio” di PFI

Autore: Paolo Fabrizio Iacuzzi Titolo: Consegnati al silenzio – Ballata del bizzarro unico male Editore: Bompiani, Milano 2020 Citazioni dal libro:  “Le luci che si accorciano. Inesorabile potenza dell’istante. Qui riuniti babbo nonno figlio nipote. Mozzi nomi d’organi virus e batteri. Tutti consegnati al silenzio.” “Ormai non c’è più niente che possiamo fingere. Consegnati al silenzio e indifferenti al mondo […]

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